BAGHDAD (Reuters) - L'Alleanza Sciita irachena ha scelto oggi Jawad al-Maliki come nuovo candidato per l'incarico di primo ministro, una mossa che le ha consentito di ottenere il consenso del principale blocco arabo sunnita, facendo intravedere la speranza di una possibile fine a quattro mesi di stallo sulla formazione di un governo di coalizione.

Al momento non si registrano reazioni dall'alleanza curda, il cui sostegno sarebbe cruciale per costituire un governo di unità nazionale.

Washington spera che tale governo possa riuscire a por fine alla guerra civile e ricondurre gli insorti sunniti all'interno del processo politico.

Maliki è prossimo a Ibrahim al-Jaafari, che originalmente era il candidato dell'Alleanza per l'incarico, ma ha rinunciato ad un secondo mandato, dopo che per mesi l'opposizione aveva bloccato la formazione di un nuovo governo.

Maliki in precedenza era stato giudicato come un candidato con poche probabilità di successo, perché percepito come un politico confessionale che avrebbe avuto difficoltà ad ottenere la fiducia dei partiti arabi sunniti e dei curdi.

I parlamentari iracheni dovrebbero riunirsi sabato per tentare di superare lo stallo a quattro mesi dalle elezioni legislative.



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