La nuova corrotta amministrazione approfondisce ed allarga il sistema criminale e l'agenda bellica
7 aprile 2009
Per gli
osservatori ragionevoli e perspicaci della storia e dell'inganno
politico l'ascesa di
Barack Obama conteneva la promessa di
nuovi pericoli senza precedenti: un rinvigorito Nuovo Ordine
Mondiale, guidato dalla fazione criminale neoliberista dell'impero
anglo-americano ed un iconico, ingannevole nuovo facilitatore ed una
continuazione della criminalità e della guerra di Bush/Cheney, sotto
una gestione più scaltra e molto più efficace.
Ora, appena pochi mesi in carica,
l'amministrazione
Barack Obama ha più
che soddisfatto le promesse fatte ai suoi sostenitori dell'elite,
accrescendo la distruzione di massa di Bush/Cheney mentre incantava
le sue vittime in tutto il mondo in modo da farle a gioire del proprio stesso crollo.
Il facilitatore dell'impero
Sotto i suoi apparentemente
infiniti carisma e fascino,
Barack Obama è sempre
stato un politico assolutamente spietato. E' stato uno che ha fatto
compromessi che ha danzato con le forze più oscure del potere
politico e criminale, mentre persuadeva la gente comune, un
camaleonte sicuro del consenso ed un "pragmatista". Obama è il vero
modello di ciò che George W. Bush pretendeva solamente di essere:
"uno che unisce, non che divide".
I segnali erano chiari dai primi giorni della
competizione presidenziale che Obama era, come ogni candidato
presidenziale, un burattino selezionato. La sua schiera di
consiglieri di sicurezza
nazionale e politica estera comprendeva i più famigerati
criminali di guerra, "consiglieri" di intelligence/sicurezza e
corrotti elementi dei think tank al mondo. La sua campagna è stata
finanziata da Wall Street
e dalle grandi società. Il suo programma politico è stato preso dal
copione del Gruppo Bilderberg, del Consiglio delle Relazioni Estere
e della Commissione Trilaterale. Entrambe il potere ed il denaro
dell'elite neoliberista (e neoconservatrice) si sono saldati mentre
i suoi rivali politici scomparivano.
Il record di Obama al Senato USA è di generale
complicità con
Bush/Cheney e lo
status quo, compreso l'entusiastico sostegno al
consenso sull'inganno della
"guerra al terrorismo" ed alla grande
menzogna dell'11/9.
L'ex congressista USA Cynthia McKinney ha descritto come, nei suoi
incontri con Obama, il senatore dell'Illinois si rifiutasse
ripetutamente di agire in opposizione alle politiche di Bush/Cheney.
Nuovamente, durante i suoi giorni al Senato e per tutta la campagna
presidenziale, Obama ha non soltanto totalmente appoggiato
l'amministrazione Bush/Cheney sul Patriot
Act ma pure l'indiscriminata militarizzazione e criminalizzazione
degli Stati Uniti.
Destabilizzazione immediata
Gli ingenui, i fiduciosi e gli ignoranti hanno
continuato a nutrire fantasie sul "cambiamento", anche se Obama ha
prontamente distrutto ogni singola speranza, a cominciare dalla
composizione della sua amministrazione. Ha selezionato una squadra
di transizione e poi un
gabinetto composto
interamente da leggendari criminali di guerra e corrotti membri
dell'elite, ciascuno più maleodorante e corrotto del successivo. Dal
partecipante all'Iran-Contra Robert Gates e dal criminale di guerra
Richard Holbrooke, a Hillary Clinton e ad una squadra di consiglieri
economici composta dagli architetti della distruzione di Wall
Street, inclusi Paul Volcker, Robert Rubin, Larry
Summers ed il nuovo Segretario al TesoroTimothy Geithner.
Sotto
Geithner ed il
presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, lo schema Ponzi che è Wall
Street, l'indiscriminata
rapina del popolo americano
iniziata da Alan Greenspan, Bernanke e dal Segretario al Tesoro di
Bush/Cheney Hank Paulson non soltanto è continuato inesorabile, ma
si è metastatizzato ad ogni nuovo
salvataggio e ad
ogni nuova truffa
orchestrata da
Geithner.
Mentre il popolo di
"Main Street" ha
continuato a soffrire per una nuova Grande Depressione senza
effettiva assistenza dall'amministrazione Obama, i forzieri
finanziari del Nuovo Ordine Mondiale continuano a riempirsi con
denaro rubato ai contribuenti USA. Nessun soccorso per le persone
impoverite, mentre l'amministrazione "salva" le banche e Wall
Street, secondo frodi come il
"Programma di associazione
pubblico-privato". Lasciando i lupi a capo del
pollaio finanziario, Geithner e l'amministrazione Obama hanno
autorizzato il Congresso a
scartare gli standard di
valutazione dei titoli sulle "attività tossiche". (Vedi
anche questo
editoriale e
l'articolo di
Arthur Leavitt,
ex capo della SEC e del Carlyle Group). Sostanzialmente,
l'amministrazione Obama semplicemente lascerà determinare alle
banche ed alle istituzioni finanziarie che hanno prodotto la crisi
con i loro massicci schemi Ponzi quanto desiderino valutare le loro
"attività tossiche".
In modo non sorprendente, questa
mossa ha scatenato una enorme ripresa a
Wall Street. Alcuni
la hanno persino salutata come la fine della crisi.
Un piano di
stimolo criminale
Il cosiddetto pacchetto di stimolo di Obama è
ancora un altro cavallo di Troia. Come dettagliato esaurientemente
ed incisivamente da
Michel Chossudovsky in "America's
Fiscal Collapse":
"Questo è un 'Bilancio di guerra'.
Le misure di austerità colpiscono tutti i principali programmi di
spesa federali con l'eccezione di: 1. Difesa e guerra in Medio
Oriente, 2. Il salvataggio bancario di
Wall Street, 3. Pagamenti di interessi su un debito pubblico
sbalorditivo.
"Il programma di stimolo di Obama
costituisce la continuazione dei pacchetti di salvataggio bancario
dell'amministrazione Bush. La soluzione politica proposta alla crisi
diventa la causa, risultando in definitiva in ulteriori bancarotte
nell'economia reale ed in un corrispondente crollo degli standard di
vita degli americani.
"Entrambe i salvataggi bancari di
Bush e di Obama sono intesi ad essere d'aiuto di istituzioni
finanziarie in difficoltà, per assicurare il pagamento delle
operazioni di debito 'interbancarie'. In pratica, grandi somme di
denaro transitano attraverso il sistema bancario, dalle banche agli
hedge
funds, ai paradisi bancari offshore e indietro alle banche.
"Ciò di cui
stiamo trattando sono il trasferimento ed il sequestro
fraudolenti dei risparmi di tutta una vita e dei fondi pensione,
l'appropriazione fraudolenta di entrate fiscali per finanziare i
salvataggi bancari ecc. Per comprendere ciò che è accaduto: seguite
la pista del denaro dei trasferimenti elettronici con la prospettiva
di stabilire dove sia andato il denaro.
"Ciò che è in questione è la criminalizzazione
vera e propria del sistema finanziario: "rapina finanziaria' in una
scala senza precedenti.
"Il sistema monetario, che è integrato nel
processo di bilancio dello stato, è stato destabilizzato".
AIG: Obama reagisce per l'impero
La più
significativa impronta criminale dell'amministrazione Obama è stata
rivelata nel suo trattamento dell'American International
Group (AIG), uno dei maggiori beneficiari della frenesia del
"salvataggio". La cospirazione Obama-AIG, che continua a palesarsi,
è anche quella meno bene compresa.
Mentre il
"risentimento" popolare è stato incanalato (dai media corporativi,
da Obama e dal Congresso) a concentrarsi sui sintomi meno importanti
del problema--i premi pagati ai dirigenti della AIG--il crimine
maggiore che è la AIG stessa è passato inosservato. Come è
stato il caso con la Enron, e con tutte le azioni di
Bush/Cheney, l'"insulto" della AIG è
un'altra "direzione sbagliata" e copertura.
La AIG non è "troppo grande per fallire". E'
semplicemente un depositario di denaro sporco e di segreti sporchi
troppo importante per metterlo allo scoperto.
Barack Obama e la sua
amministrazione lo sanno.
La AIG, uno dei maggiori fondi
commerciali di capitale d'investimento sulla terra, è anche uno dei
maggiori riciclatori di denaro del narcotraffico e di fondi illegali
per operazioni clandestine. L'inchiesta
"AIG" (From The
Wilderness, 14 agosto 2001) di Mike Ruppert ha analizzato a
fondo la AIG, esponendo continui collegamenti con operazioni
segrete, narcotraffico, riciclaggio di denaro sporco ed il ruolo
centrale della AIG nella connessione di potere Wall Street/Washington.
Il coinvolgimento della AIG nelle operazioni
clandestine USA risale alla II Guerra Mondiale, alle sue radici come
C.V. Starr, la
società collegata ai servizi segreti fondata dall'agente dell'OSS Cornelius Vander Starr.
La Starr era collegata ai membri della
CIA/OSS Paul Helliwell e Tommy Corcoran. Le famigerate società di
facciata della CIA collegate alla C.V. Starr, comprese Civil Air Transport, Sea
Supply e Air America/Pacific Corp sono state rese note da Peter Dale
Scott nel suo libro "Drugs, Oil, and War: The United States in
Afghanistan, Colombia, and Indochina".
E' anche una enorme "breccia" finanziaria, le cui
controparti includono la
Goldman Sachs e (in
modo non sorprendente) le stesse principali istituzioni finanziarie
che sono i massimi destinatari del salvataggio TARP del governo USA.
Non sorprende che
Barack Obama sia il
massimo destinatario dei
finanziamenti della AIG.
Il denaro della AIG riempie anche le tasche di altri membri
dell'amministrazione Obama e di illustri membri del Congresso,
compreso il Senatore Christopher Dodd, che è stato accusato di
un'intesa abnormemente favorevole per assistere la AIG.
L'uomo nell'ombra
L'ex
amministratore della AIG
Maurice "Hank" Greenberg
rimane un personaggio chiave collegato all'istituzione, contro la
quale ha combattuto, ha citato e
pubblicamente rimprovera
i funzionari a capo della sua ex società, la sua "bimba".
Greenberg è membro di gruppi di
pianificazione mondiale (Consiglio
delle Relazioni Estere, Gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale)
e della
Heritage Foundation, ex candidato a
direttore della CIA (1995). E' amico di lunga data della famiglia
Bush. Greenberg è così ben collegato che è stato considerato come
candidato a direttore della CIA da Bill Clinton in 1995. Il profilo
di
Greenberg nella edizione di Time magazine del 20 giugno 2005,
"Down But Not Out",
espone dettagliatamente la carriera di Greenberg come risorsa
governativa, guru di politica estera e uomo forte.
Nel 2003, mentre dirigeva ancora la AIG,
Greenberg è stato l'obiettivo di
molteplici indagini nell'orchestrazione di atti falsi, gonfiatura
delle riserve, scambi illegali di azioni, frode e falso contabile in
una
investigazione di Eliot Spitzer,
che ha dichiarato che la AIG era "una scatola nera gestita con il
pugno di ferro da un amministratore che non racconta la verità al
pubblico". L'indagine di Spitzer sulla AIG e su altri illeciti di Wall Street
è stata successivamente e convenientemente fermata quando Spitzer è
stato intrappolato in uno scandalo di prostituzione.
Sebbene
Greenberg sia
stato costretto a dimettersi da amministratore e presidente del
consiglio di amministrazione della AIG, rimane oggi l'amministratore
della Starr International (SICO) e della C.V. Starr, le società
holding private che controllano miliardi del capitale della AIG.
Sono le società Starr che costituiscono le radici originarie della
conglomerata come società di proprietà dell'intelligence. In altre
parole, Greenberg resta in carica nel cuore della AIG.
Vi è stata la manipolazione della AIG
dietro alla ripresa di Wall Street?
Nelle ultime settimane trascorse, la borsa USA ha
goduto di una forte ripresa, nonostante notizie economiche
altrimenti da incubo. Uno dei fattori che ha scatenato questa
ripresa è stata la notizia che le principali banche, come
Citigroup, JP
Morgan Chase e Bank of America---banche che secondo i rapporti erano
sul punto del collasso ed in seguito i principali destinatari dei
fondi del salvataggio TARP--hanno annunciato profitti in gennaio e
febbraio del 2009.
Come è stato
possibile questo?
Un rapporto di
Tyler
Durden, citando un anonimo insider trader coinvolto in scambi di
AIG, rivela che la manipolazione ha fraudolentemente trasferito il
denaro dei contribuenti USA alle controparti della AIG--le più
importanti banche ed istituzioni finanziarie--con la AIG come
"breccia". Il rapporto sui profitti ha scatenato una ripresa del
mercato che avviene a spese dei contribuenti USA.
Il rapporto completo (grazie a
Jenna ed al
Mike Ruppert Blogspot
per questa scoperta) è incriminante ed impressionante:
Exclusive: Big Banks' Recent
Profitability Due to AIG Scam?
Estratto:
"La AIG, sapendo che avrebbe avuto bisogno di
chiedere imminentemente altro capitale al Tesoro, ha deciso di
gettare la spugna e ha fornito alle maggiori banche controparti con
scambi che sono stati redditizi in modo spropositato per le banche
ed in modo persino più spropositato in perdita per i contribuenti
USA, che hanno dovuto gettare sempre più denaro nella AIG, senza che
il Segretario al Tesoro USA
Tim Geithner abbia
dovuto rendere noto la reale portata di questa--per mancanza di una
parola migliore--truffa fraudolenta.
"...Ciò che tutto questo significa è che se le
dichiarazioni delle maggiori banche, cioè
JP Morgan Chase, Citi
e BofA in relazione alla anormale redditività in gennaio e febbraio
fossero vere, comunque questi profitti sono stati a) singoli nel
genere dovuti all'apertura in massa dei portafogli della AIG, b)
interamente a spese della AIG, e cioè dei contribuenti, c)
realizzati con la piena conoscenza ed intenzione di Tim Geithner (e
quindi dell'amministrazione), d) sono stati sostanzialmente
un
trasferimento di denaro dai contribuenti alle banche (tuttavia in
un'altra forma) utilizzando la AIG come intermediario [mia enfasi-LC].
"Per le banche proclamare la loro redditività in
gennaio e febbraio è quanto più possibile essere al limite
dell'ipocrisia criminale. Ed ancora, i contribuenti finanziano
questo "singolo profitto", che provoca una ripresa di borsa,
permettendo quindi alle banche di invertire prontamente e di
cominciare a vendere capitale più costoso...finanziato pure dal
denaro dei contribuenti che sbocca nel mercato. Se l'amministrazione
è veramente a conoscenza di questi fatti (e se
Zero Hedge [il nome
dell'autore-LC] lo sa, si può affermare con sicurezza che anche Tim Geithner
abbia ricevuto il promemoria), allora il potenziale risultato
sarebbe sbalorditivo una volta che queste informazioni arrivassero
all'attenzione del pubblico generale....
"Questa manipolazione su larga
scala di mercati, investitori e contribuenti è continuata abbastanza
a lungo".
La guerra di Bush/Cheney
è anche la guerra di Obama
Il 27 marzo 2009, Obama ha lanciato la sua "nuova
strategia per l'Afghanistan".
Questa nuova strategia è la continuazione ed espansione del piano di
guerra di Bush/Cheney, ordita in seguito all'operazione false flag
dell'11/9, utilizzando le identiche menzogne della "guerra al
terrorismo" e dell'11/9 come giustificazione.
Come espresso chiaramente da
Obama:
"Voglio che il popolo americano comprenda che
abbiamo il chiaro e focalizzato obiettivo di scompigliare,
smantellare e sconfiggere al Qaeda in
Pakistan ed
Afghanistan ed impedire il suo ritorno in quei paesi in futuro.
Questa è una causa che non potrebbe essere più giusta.
"Ricordo a tutti che gli Stati Uniti non hanno
scelto di combattere la guerra
in Afghanistan. Quasi
3.000 della nostra gente sono stati uccisi l'11 settembre 2001 per
non avere fatto nulla più che intraprendere la loro vita
quotidiana".
L'unanimità
sull'inganno di "al Qaeda" non soltanto è viva
e vegeta sotto Obama, ora è la giustificazione per un aumento di
21.000 truppe USA in Afghanistan, imponenti operazioni clandestine
per tutta l'Asia Centrale ed il Medio Oriente ed una "guerra al
terrorismo" persino più aggressiva. Questa è la conquista della
"Grande Scacchiera" che le elite anglo-americane volevano attuare
dopo l'11/9, ma è stata "sciupata" a causa del "tentativo maldestro"
dell'amministrazione Bush/Cheney in Iraq.
Obama, che mentre questo rapporto va in stampa fa
le riprese con la
leadership del G-20,
non andrà a tentoni con una guerra che è compatibile con gli
obiettivi della "guerra al terrorismo" che ha articolato da anni e
ha promesso di mantenere (ai suoi "padroni" del Nuovo Ordine
Mondiale) per tutta la sua campagna.
Come esposto dettagliatamente da
Michel
Chossudovsky in "The
Democrats endorse the "Global War on Terrorism": Obama "goes after
Osama", la promessa di Obama è di più guerra perpetua:
"L'11/9 per Obama costituisce la principale
giustificazione per intraprendere una guerra umanitaria in Medio
oriente ed in Asia Centrale. A questo riguardo, la sua posizione non
differisce da quella dell'amministrazione Bush.
"Si ritira dall'Iraq, ma resta
in Afghanistan.
Affronta l'Iran, sfida la Russia...A parte la retorica di portare le
truppe a casa dall'Iraq distrutto dalla guerra, che potrebbe o non
essere attuata, cosa distingue i Democratici dai Repubblicani?
"Un
Presidente più eloquente, sagace e carismatico?
"Un approccio dignitoso e diplomatico alla
politica estera USA?
Come icona pacificatrice ed
unificatrice, Obama è stato piazzato per perpetuare l'insabbiamento
dei crimini dell'Impero Americano e per salvare la "sciupata
opportunità" dell'operazione false flag dell'11/9: un mondo unito
dietro la guerra imperiale.
"Un'opportunità per l'elite dominante
USA di 'presentare al mondo un volto diverso che potrebbe rianimare
illusioni sulle sue pretese democratiche, non soltanto a livello
internazionale ma anche all'interno degli Stati Uniti'...
"Un approccio 'umanitario' fasullo e
simulato all'Impero, che serve a mascherare la verità ed a ottenere
il sostegno popolare.
"Un Comandante in Capo meno sprezzante,
che ha comprensione della geopolitica ed è capace di prendere
decisioni di politica estera. Un programma militare considerato più
attentamente di quello sperimentato durante l'amministrazione Bush?
Ma nessun sostanziale mutamento di direzione.
"Un mezzo per
soffocare il dissenso e l'opposizione montanti all'establishment
corporativo dominante fornendo l'illusione che i Democratici
costituiscano una Vera Alternativa.
"Un
mezzo per sorreggere l'illusione che gli afro-americani possano
rimontare la scala sociale in America e che i loro diritti
fondamentali vengono sostenuti.
"Un mezzo per indebolire i veri
movimenti progressisti includendo ulteriormente le organizzazioni
della società civile, i sindacati e le organizzazioni di base, per
non parlare degli intellettuali di "sinistra" nell'area del Partito
Democratico.
"Una distrazione dai crimini di guerra su vasta scala commessi sotto
successive amministrazioni USA.
"Un 'volto umano' alla guerra ed alla
globalizzazione"?
Un appello a resistere
Come lo scrivente ha avvisato in
"Obama:
return to elite status quo", scritto poco dopo la
vittoria di Obama:
"...l'arrivo di Obama come nuovo prestanome imperiale dell'impero
anglo-americano non è una vittoria di, o per il popolo. Non
comporterà in alcun modo un drammatico sconvolgimento e non è per
niente una sorta di imminente rivoluzione. Questa elezione è stata
una necessaria rotazione di gestione, prestabilita ai livelli più
alti dell'elite anglo-americana.
"Il
'cambiamento' che la presidenza
Barack Obama porterà all'America ed al
mondo sarà di stile, non di sostanza: il ritorno al globalismo
corporativo centrista delle ere di Clinton e Carter, completo di
elite del Partito Democratico rigurgitate da quelle amministrazioni
e nuovi politici neoliberisti che fanno i propagandisti di ideologie
similari.
"...Il guanto di velluto sarà fatto scivolare indietro sul pugno di
ferro, ma il pugno sarà ancora adoperato aggressivamente. Entro
pochi mesi, la conquista globale che
Bush-Cheney hanno cominciato riprenderà
sotto l'ampiamente più convincente ed adorato Obama, che
coerentemente ha dichiarato la propria intenzione di intensificare
la guerra in Afghanistan e di "uccidere terroristi" da una parte
all'altra del Medio Oriente".
Per
coloro che hanno passato gli ultimi otto terribili anni opponendosi
e resistendo ai crimini di
Bush/Cheney,
preparatevi al peggio: il fascismo "più amico" ed il più pericoloso
messaggero furtivo della storia.
Larry Chin
©
Copyright Larry Chin, Global Research, 2009
Articolo originale:
http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=13050