6 Giugno 2006
Ehud Olmert non avrebbe mai dovuto essere stato invitato a Washington. Non avrebbero dovuto dargli un palco in cui declamare il suo disprezzo per le risoluzioni dell'ONU. L'Amministrazione Bush fa un disservizio al paese premiando leader che ignorano la comunità internazionale e portano avanti un'agenda che fa solo i loro interessi. Questo non significa che Israele dovrebbe essere bombardato finché non sarà tornato all'Età della Pietra come l'Iraq, né che Olmert dovrebbe essere preso di mira per il cambio di regime. E non significa che il popolo israeliano dovrebbe essere punito collettivamente con sanzioni letali come quelle che sono state imposte ai Palestinesi. Significa semplicemente che Israele dovrebbe essere isolato quanto possibile finché non si conformerà alle risoluzioni dell'ONU che impongono di tornare ai confini del 1967.
L'apparizione di Olmert a Washington è una battuta d'arresto sia per gli Stati Uniti che per la causa della pace in Medio Oriente. Mina la nostra credibilità nel mondo musulmano e fa sembrare ipocrita la nostra politica estera. Il conflitto israelo-palestinese è al centro del tumulto che si sta estendendo a tutta la regione. Il favoritismo dell'amministrazione ha avvelenato l'atmosfera, rendendo la battaglia per "i cuori e le menti" ancora più difficile.
Olmert è stato accolto come un eroe quando è entrato nella Camera dei Deputati. Se qualcuno tra il pubblico avesse letto il rapporto che Amnesty International aveva diffuso quello stesso giorno, certamente non avrebbero detto nulla. Il rapporto dichiarava che, "soldati israeliani, poliziotti e coloni che hanno commesso uccisioni illegali, maltrattamenti e altri attacchi contro i Palestinesi e le loro proprietà, lo hanno fatto comunemente con impunità... Le indagini sono rare, come lo sono stati i processi ai perpetratori, che nella maggior parte dei casi non hanno portato a condanne". Il rapporto suggerisce che gravi violazioni dei diritti umani siano state perpetrate contro civili palestinesi, e che queste restino del tutto senza risposta da parte di Israele. Questi temi sono considerati seriamente circa ovunque tranne che nel Congresso Usa, dove i violatori di diritti umani sono riveriti come campioni della libertà.
Il discorso di Olmert ha seguito la solita formula di demonizzare i Palestinesi dipingendo Israele come vittima di 60 anni di battaglia contro arabi fanatici. Non è stata fatta menzione degli innumerevoli check-point sparpagliati in Cisgiordania, o dei migliaia di Palestinesi che agonizzano nelle carceri israeliane, o del blocco del cibo e degli aiuti sanitari che sta soffocando i Territori. Invece, Olmert si è limitato a parlare duramente di terrorismo e a benedire l'alleanza Israele-Stati Uniti.
Il suo discorso è stato assurdamente ingraziante:
"Gli Stati Uniti sono una superpotenza il cui influsso attraversa gli oceani e i confini... Le nostre due grandi nazioni condividono una profonda fede nell'importanza della libertà e un comune spirito pionieristico profondamente radicato nell'ottimismo... E' impossibile pensare ad un mondo in cui gli Stati Uniti, all'onorevole servizio dell'umanità, non ci siano".
A parte l'untuosa retorica, comunque, Olmert stava facendo un altro occhio nero agli Stati Uniti autorizzando un'ulteriore violenza nei Territori Occupati. Mentre teneva il suo discorso, la AP ha riferito di un altro attacco a Gaza. Questa volta, tre civili palestinesi della stessa famiglia sono stati uccisi in un raid aereo su un presunto sospetto terrorista. Nahed Mahani stava guidando la sua auto nuova con la famiglia quando il veicolo è stato colpito dal shrapnel di un missile terra-aria sparato da un aereo automatico senza equipaggio. L'esplosione ha ucciso sua nonna, sua madre e sua figlia. Tre generazioni sono state eliminate in uno scoppio.
Il giorno seguente, altri quattro palestinesi sono stati atterrati dalle truppe con un attacco in stile mafioso a Ramallah, mente 30 passanti innocenti sono rimasti feriti nell'attacco.
Ovviamente Olmert è così fiducioso nel sostegno incondizionato degli Stati Uniti ad Israele che non hao nemmeno sospeso i suoi attacchi omicidi mentre si trovava a Washington. Proprio quando stava lusingando il Congresso, nei Territori aveva luogo la carneficina.
Il resto del mondo non si fa imbrogliare dalle omissioni di Olmert. Vedono i corpi portati via di forza dalle ambulanze di Gaza; riescono ad unire i punti. Vedono l'entusiasmo del Congresso come un chiaro sostegno per la politica degli omicidi mirati; una politica che le nazioni civili condannano universalmente come barbara. Solo il Congresso si fa imbrogliare da questo stratagemma.
La sostanza del discorso di Olmert era nota da settimane. E' un'altra ragione per cui Bush avrebbe dovuto cancellare il suo viaggio. Olmert vuole il sostegno statunitense al suo piano per marcare in modo permanente i confini di Israele. Vuole anche persuadere il Congresso a lanciare degli attacchi militari preventivi contro l'Iran. Le sue richieste sono illegali, immorali e vanno contro gli interessi della nazione. Il Congresso avrebbe dovuto essere oltraggiato, non estasiato.
Sulla questione dei confini, Olmert ha offerto un laconico ultimatum. "Se i Palestinesi adempiono ai loro obblighi ed impegni troveranno in noi un volenteroso partner per la pace. Ma se rifiutano, non daremo loro un veto sul progresso, o permetteremo [loro] di prendere in ostaggio la speranza... Non possiamo aspettare i Palestinesi per sempre".
"Non possiamo aspettare per sempre"?
Notate che le richieste della risoluzione 242 dell'ONU sono state completamente ignorate. Come lo è l'obbligo di decidere le questioni finali sullo status della leadership palestinese. Invece, Olmert usa un linguaggio intenzionalmente fuorviante che è stato ideato nei think tank di destra ("riallineamento", "convergenza", "disimpegno") per nascondere i veri obbiettivi, che sono incorporare le terre occupate nei confini di Israele. Il linguaggio era stato coniato per elevare il furto della terra al livello della rispettabilità.
Il Congresso ha plauso al piano di Olmert. Le risoluzioni dell'ONU non significano nulla per loro. Solo il giorno prima, avevano approvato il Palestinian Anti-Terrorism Act; una legge che è stata avversata con forza dai gruppi di ebrei centristi negli Stati Uniti. La legge taglia tutti gli aiuti statunitensi all'Autorità Palestinese, già senza soldi, assicurando che donne e bambini innocenti continueranno a soffrire per il blocco. La legge "chiude tutti gli uffici diplomatici palestinesi negli Stati Uniti, nega i visti ai funzionai dell'Autorità Palestinese, e... dichiara il territorio palestinese un 'santuario terrorista' ". (Jim Lobe)
Apparentemente, nessuna punizione collettiva sarà abbastanza per soddisfare il nostro Congresso xenofobo.
Il Congresso è stato ugualmente ricettivo sulle opinioni di Olmert riguardo l'Iran. Chiamando l'Iran "lo sponsor del terrore mondiale" ed un "noto violatore dei diritti umani", Olmert ha detto:
"Per noi, questa è una minaccia esistenziale. Una minaccia a cui non possiamo acconsentire. Signor Presidente, il nostro momento è ORA. La storia giudicherà la nostra generazioni per le azioni che intraprendiamo ORA. Se non prendiamo sul serio la retorica bellicosa dell'Iran adesso, saremo costretti a considerare seriamente la sua aggressione nucleare in seguito".
Applausi scoscianti.
Lo zelo del Congresso può essere interpretato solo come supporto per la guerra in Iran; un'idea lunatica che sarebbe catastrofica per gli Stati Uniti e tutto il Medio Oriente. Il Congresso sta chiaramente marciando allo stesso passo con potenti Israeliani la cui influenza ha ottenebrato la loro ragione e inibito la loro capacità di agire secondo il senso comune. La politica estera non dovrebbe mai rientrare solo negli interessi di qualche gruppo speciale, ma dovrebbe riflettere gli obbiettivi delle nazioni e il proprio impegno per i principi di base.
Il discorso di Olmert avrebbe dovuto essere denunciato come un facile appello per ulteriori ostilità. Invece è stato osannato come ispiratore e degno di un uomo di stato. La reazione appassionata del Congresso implica che abbiamo raggiunto un'altra pietra miliare nel tortuoso percorso che conduce alla guerra con l'Iran.
Siamo pronti a sacrificare vite statunitense per Ehud Olmert?
Quanti giovani come Casey Sheehan dovranno essere scaricati da un sollevatore presso la base aerea di Dover prima che Olmert soddisfi le sue ambizioni nell'area?
Se Israele sta chiedendo agli Stati Uniti di sostenere i suoi insediamenti illegali e di iniziare una guerra con l'Iran, allora Israele non è nostro amico. Gli amici non mandano i propri amici con l'imbroglio in conflitti sanguinosi per il proprio interesse.
Se questo è il messaggio di Olmert, avrebbe dovuto starsene a casa.
Traduzione a cura di Carlo Martini per www.radioforpeace.info
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