• Hanno inviato una lettera al primo ministro
• Hanno chiesto di nominarlo "persona non gradita"



29 novembre 2004 - Michael Mandel, avvocato e professore della prestigiosa scuola Osgood Law School dell’Università di York, a Toronto, in Canada, a nome dell’Associazione canadese Avvocati contro la Guerra, in inglese LAW , che ha membri in 13 paesi, ha inviato una lettera al primo ministro Paul Martin, nella quale si oppone alla visita già annunciata del presidente Bush, prevista il 30 novembre.

Nella lettera gli avvocati chiamano l’attenzione del governante canadese sui molti delitti contro l’umanità e sui crimini di guerra dei quali viene accusato correttamente Bush, cominciando dalla guerra di aggressione contro l’Iraq, contro il Diritto Internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, includendo le violazioni sistematiche e massive della Convenzione di Ginevra relative al trattamento dei prigionieri di guerra, le violazioni della Convenzione contro la tortura e altri trattamenti o castighi crudeli, disumani e degradanti.

Come Lei sa, dice Mandel nella lettera, questi fatti non sono solamente un delitto contro il Diritto Internazionale: molti sono delitti per la legislazione canadese e il più importante riguarda la Legge dei Delitti contro l’Umanità e i Crimini di Guerra, approvata quattro anni fa.

Inoltre si sta violando quanto è stabilito sulla tortura e il Codice Criminale canadese.

Per queste leggi i canadesi e i non canadesi sono soggetti a un processo in Canada, senza che abbia importanza in quale parte del mondo abbiano commesso i delitti. Inoltre il fatto che questi delitti siano stati commessi da Bush che è presidente degli Stati Uniti, non ha nulla a che vedere con le sue responsabilità, soggette a condanna in Canada, in accordo con i principi sanciti a Norimberga e universalmente riconosciuti, anche dalla Camera dei Lords britannica come nel caso Pinochet del 1999.

Mandel scrive che se il presidente Bush andrà in Canada verrà protetto dall’immunità diplomatica e come capo di stato, per cui no lo potranno portare in tribunale.

Invitarlo in queste circostanze dimostra disprezzo per il Diritto Internazionale e le leggi del Canada e un grave insulto alle centinaia di migliaia di vittime dei delitti internazionali del presidente Bush, commettendo un atto di complicità con i delitti e con il governo USA e il suo esercito che continuano a commetterli.

Come tale Lei e i suoi colleghi potrebbero venire processati in virtù della Sezione 21 del Codice Criminale canadese.

Per tutto questo Mandel ha chiesto al primo ministro Martín di dichiarare il presidente degli Stati Uniti "Persona non gradita in Canada" o per lo meno di cancellare l’invito.