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File per la benzina, elezioni e … regali di Natale


Devo scriverlo velocemente. Niente elettricità per tre giorni di seguito (beh, a meno di non contare quell’ora magnifica che abbiamo avuto 3 giorni fa ...). I generatori a benzina funzionano a stento. Quelli a diesel non si comportano molto meglio – la maggior parte funziona solo per 3 o 4 ore di seguito e poi bisogna spegnerli per farli "riposare". Ok - qual è la lista tipica dei desideri per i regali di Natale (non elencherò 'pace', 'sicurezzà e 'libertà' – i miracoli di Natale sono esclusiva di Charles Dickens), vediamo: 1. 20 litri di benzina...

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File per la benzina, elezioni e … regali di Natale

Baghdad Burning - Osservatorio Iraq

Tratto da Baghdad Burning, 12-18 dicembre 2004
testo originale: http://riverbendblog.blogspot.com/



Sabato, 18 dicembre 2004

Devo scriverlo velocemente.

Niente elettricità per tre giorni di seguito (beh, a meno di non contare quell’ora magnifica che abbiamo avuto 3 giorni fa ...). I generatori a benzina funzionano a stento. Quelli a diesel non si comportano molto meglio – la maggior parte funziona solo per 3 o 4 ore di seguito e poi bisogna spegnerli per farli "riposare".

Ok - qual è la lista tipica dei desideri per i regali di Natale (non elencherò 'pace', 'sicurezzà e 'libertà' – i miracoli di Natale sono esclusiva di Charles Dickens), vediamo:

1. 20 litri di benzina
2. Una bombola di gas da cucina
3. Kerosene per le stufe
4. Quelle costose finestre a prova di esplosione
5. Rilevatori di mine
6. Acqua corrente
7. Telefoni satellitari Thuraya (ultimamente il servizio di telefonia cellulare è veramente, veramente scarso)
8. Generatori diesel portatili (perché ne goda tutta la famiglia!)
9. Pila ricaricabile Coleman con batterie extra (con una pila sofisticata non ci si può mai sbagliare)
10. Candele profumate (mostrano che si è pieni di attenzioni – ma che si è anche pratici)

Quando Babbo Natale verrà a consegnare, per favore fate in modo che indossi un giubbotto anti-proiettile e un elmetto. Dovrebbe anche suonare il campanello educatamente o bussare, perché entrando in modo più furtivo potrebbe trovarsi faccia a faccia con un AK-47. Con l’attuale mancanza di carburante, la renna e una slitta sono molto pratici – ma Rudolph [la renna tipica col naso rosso associata a Babbo Natale NdT] dovrebbe lasciarlo a casa perché il naso rosso che lampeggia potrebbe creare un allarme bomba (ultimamente siamo tutti un po’ nervosi).




Domenica, 12 dicembre 2004

Sono state settimane tristi.

La situazione sembra deteriorarsi ogni giorno di più. Per dirvi solo alcune cose: l’elettricità è pessima.

Molte zone hanno la maledetta programmazione 2 ore per 4 [due ore di elettricità e 4 di interruzione NdT], e ci sono altre zone che sono completamente al buio – come A'adhamiya.

Il problema è che non stiamo avendo molta elettricità dal generatore dato che il carburante è diventato un problema talmente grosso.

Adesso la gente deve aspettare in fila tutta la notte per fare il pieno.

E’ un mistero. Veramente. Non c’è mai stata una crisi di benzina come quella che abbiamo adesso. Siamo un paese produttore di petrolio e tuttavia non c’è abbastanza benzina . . .

Oh, non fraintendetemi - quelli del governo la benzina ce l’hanno (hanno distributori speciali dove non c’è tutta questa gente scocciante, che si frega le mani per il freddo e le cui maledizioni contro gli americani arrivano fino al cielo … ). Gli americani hanno la benzina. Le milizie trovano la benzina. E’ la gente che non ce l’ha.

A volte riusciamo a trovare la benzina sul mercato nero, ma costa circa 1250 Dinari iracheni al litro, che è quasi un dollaro – confrontatelo con il prezzo vecchio di circa 5 cent. Riempire il generatore in modo che funzioni per alcune ore costa circa 50.000 dinari iracheni, e poi il problema non è tanto il costo quanto trovare della benzina decente. Così dobbiamo fare a meno dell’elettricità per la maggior parte della giornata.

Anche il gas da cucina è diventato un problema. Il tizio che ci vende le bombole non viene perché sembra che non riesca a trovare le bombole usate in cambio di quelle piene. La gente dice che comprarne una per strada costa circa 10.000 Dinari iracheni, e poi, come al solito, si rischia di prenderne una che potrebbe esplodere in cucina o essere piena d’acqua. Stiamo cercando di "cucinare" sempre più sulla stufa a kerosene.

L’acqua del rubinetto è fredda, fredda, fredda. Non possiamo accendere lo scaldabagno perché non c’è abbastanza elettricità. L’anno scorso abbiamo installato uno scaldaacqua a kerosene, ma anche quello è spento perché il kerosene manca e ci serve per le stufe.

Un paio di settimane fa ho fatto il mio turno per la benzina. E. e mio cugino stavano andando a far la fila per la benzina, così ho deciso di unirmi a loro e di tenergli compagnia. Siamo usciti di casa alle cinque del mattino ed era molto buio e estremamente freddo.

Pensavo che saremmo stati certamente i primi al distributore, ma ho scoperto che la fila era lunga circa un chilometro, con dozzine e dozzine di automobili in fila attorno all’isolato. Ho avuto un tuffo al cuore alla vista scoraggiante, ma E. e il cugino sembravano ottimisti: "Potremmo riuscire a fare il pieno prima di sera stavolta!", ha sorriso E. Ho passato la prima ora a ingannare il tempo chiacchierando e cercando di scoprire se effettivamente al distributore vendevano la benzina oppure no.

E. e il cugino stavano zitti – avevano stabilito una routine. Uno di loro avrebbe sonnecchiato mentre l’altro sorvegliava nel caso che fosse successo un miracolo e la fila avesse iniziato davvero a muoversi.

La seconda ora l’ho passata cercando di dormire con il collo inclinato in modo scomodo sul poggiatesta posteriore. La terza ho cercato entusiasticamente di studiare un gioco per "memorizzare la targa".

La quarta ora ho giocherellato con la radio e ho cercato di cantare assieme a ogni canzone che veniva trasmessa.

(Bisognerebbe ricordare che a questo punto E. e il cugino hanno minacciato di buttare Riverbend [pseudonimo dell’autrice NdT] fuori dalla macchina).

Tutto sommato, a E. e al cugino ci sono volute 13 ore per fare il pieno. Dico E. e il cugino perché io ho chiesto di essere portata a casa in taxi dopo le prime sei ore, e E. ha acconsentito ad accompagnarmi a condizione che gli avrei fatto dei sandwich da portare al cugino.

Alla fine, metà della tanica di benzina è stata tenuta in macchina (per le emergenze) e l’altra metà è stata risucchiata per il generatore del quartiere.

La gente si chiede come faranno l’America e la sua gang (cioè Iyad Allawi, etc.) ad attuare la democrazia in tutto questo, quando sembrano non riuscire a far scorrere la benzina in un paese che nuota praticamente nel petrolio.

Corre voce che questa crisi della benzina sia stata creata appositamente per tenere in strada un numero minimo di automobili. Altri sostengono che tutta questa situazione è una forma di punizione collettiva perché in tante zone di Baghdad – specialmente nei sobborghi - le cose sono veramente fuori controllo.

La terza teoria è che questo viene fatto appositamente, in modo che il governo iracheno possa riportare in modo sorprendente l’elettricità, la benzina, il kerosene e il gas da cucina a gennaio, prima delle elezioni, così faranno la figura degli eroi.

Stiamo anche osservando da vicino le liste delle elezioni. La maggior parte delle persone con cui ho parlato non andranno a votare. E’ semplicemente troppo pericoloso e c’è la sensazione che in ogni caso non si otterrà niente. Le liste sono composte più o meno da gente legata agli stessi partiti politici i cui leader sono arrivati sui carri armati americani.

Poi c’è un gruppetto di sceicchi tribali. Sì - sceicchi tribali. Il nostro paese sarà guidato da membri di partiti religiosi e sceicchi tribali – si può dire Afghanistan? Quello che è anche più esasperante è che le liste delle elezioni devono essere controllate e confermate da nientemeno che Sistani!! Sistani - l’esponente religioso iraniano. Quindi, fondamentalmente, questa guerra ci ha aiutato a passare da un paese laico governato da un dittatore a una paese caotico governato da un gruppo di esponenti religiosi.

Ora, si può dire 'teocrazia travestita da agnello'?

Ahmad Chalabi è a capo di una di queste liste – chi entrerebbe in una lista con a capo Ahmad Chalabi?

Le frontiere sono in una condizione interessante. Ora questo è qualcosa che non aveva fatto nemmeno Saddam: agli iracheni sotto i 50 anni non è permesso entrare nel paese. Un nostro amico che stava venendo in visita è stato mandato indietro alla frontiera irachena. Gli è stato inutile cercare di spiegare che stava fuori dal paese da 10 anni e stava tornando per visitare la sua famiglia. Aveva 47 anni, e questo significava che, con il suo completo costoso, le scarpe di pelle lucide, e la valigia Samsonite di grande effetto, poteva essere un "jihadista".

Stupidi iracheni – gli iracheni sotto i 50 anni sono una minaccia sicura alla sicurezza del loro paese. Gli americani con fucili e carri armati sono, d’altro canto, necessari al benessere del paese. Libanesi, kuwaitiani e uomini di altre nazionalità che vengono assunti come mercenari sono vitali per la sicurezza del detto paese.

Gli iraniani che vengono a visitare i santuari nel sud sono tutti benvenuti ... ma gli uomini iracheni? Forse dovrebbero andare in Afghanistan.

L’attacco a Falluja e ad altre zone continua. Ci sono voci che a Falluja si stanno utilizzando armi terribili. La città è stata letteralmente bruciata e rasa al suolo a furia di bombe. Molti degli sfollati dalla città stanno chiedendo di poter tornare, malgrado tutto. Non posso neanche cominciare a immaginare quanto deve essere difficile per i rifugiati.

E’ come se ci fossimo trasformati in un’altra Palestina - occupazione bombardamenti,rifugiati, morte. A volte guarderò i telegiornali con il volume veramente basso. La scena sarà quella di un uomo, una donna, o un bambino che piange davanti alla telecamera; che urla davanti alla sorte di un corpo che giace a terra insanguinato, rigido – sullo sfondo un edificio demolito e mi ci vorranno pochi istanti per decidere dove sta avvenendo questa tragedia - Falluja? Gaza? Baghdad?

(Traduzione di Ornella Sangiovanni)



Articoli originali:

Christmas Wishlist...
http://www.uruknet.info/?p=8242

Tired in Baghdad
http://www.uruknet.info/?p=7661







:: Articolo n. 8265 postato il 20-dec-2004 06:38 ECT

www.uruknet.info?p=8265

Link: www.osservatorioiraq.it/modules/wfsection/article.php?articleid=431



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